mercoledì 15 giugno 2011

Gentleman in concerto in Italia! Ecco le date!



A 30 ANNI DALLA SCOMPARSA DI BOB MARLEY
SULLA SCIA DEL GRANDE MAESTRO DEL REGGAE
ARRIVA IN ITALIA IL MEGLIO DELLE NUOVE LEVE DELLA SCENA INTERNAZIONALE


Wayout Eventi srl

PRESENTA

GENTLEMEN

Con il nuovo disco dal titolo

“Diversity”

Ecco le date:

28/06/2011 Trieste – Ausonia
29/06/2011 Collegno (To) – Colonia Sonora
20/07/2011 Zogno (Bg) – Ambria Music Festival

INFOLINE
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GENTLEMEN
2010. L’anno della tigre. E per coincidenza, questo è anche il segno cinese dello zodiaco sotto il quale è nato Gentleman. Le tigri hanno fama di essere sensibili, coraggiose, di essere nate per essere capi, ed in effetti queste sono le vere qualità che definiscono il più popolare musicista reggae della Germania. Appena trentacinquenne, Gentleman è diventato famoso come instancabile messaggero del reggae. Infatti, con magistrali album quali “Journey To Jah“ e “Confidence”, egli ha dato a questo genere musicale un nuovo caratteristico profilo ed una specie di contemporanea rilevanza che il reggae non aveva avuto dai tempi di Bob Marley.
Inoltre da tempo Gentleman è diventato una star riconosciuta a livello internazionale.
Egli viene costantemente richiesto in molti Paesi europei, ma anche in Sud America, Africa e Stati Uniti d’America. Ovunque egli vada, la gente apprezza il carisma dell’artista ed i suoi favolosi inni reggae dedicati alla Consapevolezza, all’Aderenza ai principi morali, alla Tolleranza.
“Diversity“ è il titolo del suo quinto album, inteso in primo luogo come una sfida musicale per se stesso, ma anche per i suoi fan e le loro aspettative. Non ci sono molti musicisti tedeschi così profondamente radicati nel movimento reggae, ma questo non significa che Gentleman non possa esplodere in una dancehall-riddim come se non ci fosse un domani. Il suo album offre una vasta e sfaccettata scelta di stili, testi e collaborazioni. “In questo momento sono molto sicuro di me quando mi capita di lavorare con gli altri e continuare a rimanere io stesso il filo comune” dice Gentleman, che ha portato nel nuovo album una eguale misura di voracità creativa e di coraggio di autocritica. “Il fuoco che tu senti da principiante non dura a lungo. Poi è bene che tu faccia scorta di braci e questo ha molta più forza. Ho voglia di fare ancora così”.
Il CD standard contiene 19 canzoni che esplorano tutte le forme e i colori che la musica reggae ha da offrire, mentre l’edizione di lusso di 28 brani offre una ulteriore porzione di pezzi musicali, in cui Gentleman mette a disposizione numerose prelibatezze.
La sua Band è ora chiamata Evolution. Anche se il cast è più o meno identico alla sua precedente Far East Band, alcuni piccoli punti sono stati riposizionati, così che adesso la band può partire proprio con quella passione che Gentleman richiede per assicurare un imponente spettacolo live.
E’ veramente affascinate scoprire come Gentleman riesca ancora una volta ad unire nel suo album le intere generazioni del reggae. Da un lato c’è la matricola Christopher Martin, che taglia il nastro come vincitore della premiere televisiva “Jamaica’s Rising Star“. Il ventiduenne astro nascente, il cui falsetto che lo distingue ricorda uno dei timbri musicali di Michael Jackson, è stato preso sotto l’ala protettiva di Shaggy. Dall’altro, per il brano “Good Old Days“, Gentleman è stato capace di reclutare niente di meno che il 53enne Sugar Minott, veterano dello Studio 1 e pioniere della dancehall, che dà all’album una patina sapiente e scintillante.
Nel corso degli anni, Gentleman ha costruito una vera e propria rete unica nel suo genere mettendo insieme Europa e Giamaica, la sua seconda patria.
I suoi testi denunciano la disastrosa gestione degli affari che determina le condizioni di vita del 21° secolo: un eccesso di conflitti religiosi che fanno del nostro mondo un posto sempre più desolato; un ambiente drammaticamente distrutto dal genere umano senza nessun miglioramento in vista; milioni di persone che muoiono di fame o cercano rifugio nella fuga; gente che si ritira in mondi artificiali. Gentleman marcatamente si oppone a questi fenomeni con il suo richiamo ad una maggiore tolleranza, solidarietà e rispetto reciproco. E’ in idealista che non si stanca mai, che crede nella bontà del genere umano, la cui fede creativa si incentra in due parole: spiritualità e amore. Spesso, o almeno così lui spera, poche righe di una canzone possono essere sufficienti a catturare l’attenzione delle persone, a galvanizzarle e a far sì che le cose cambino.
Di conseguenza, “Diversity“ si rivela un fluorescente gioco di illusioni che sfrutta tutte le molte possibilità che il reggae ha da offrire, e allo stato attuale delle cose ha poco a che vedere con i cliché dominanti del reggae brillante. tutta la esuberante gioia che i brani di “Diversity“ irradiano, l’album si contraddistingue per un certo senso di sobrietà. La copertina dell’album, uno scatto del famoso fotografo Olaf Heine, visualizza questo alla perfezione. Essa mostra un ritratto icona di Gentleman in doppia posa, pervaso di alberi in versione autunnale, che simbolizzano quanto ramificata e profondamente radicata sia la sua arte, un’arte essa stessa in costante processo di cambiamento. Gentleman investe in cambiamento, progresso e pluralismo. Le regole della Diversità!

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