venerdì 28 giugno 2024

 


 

Malutempu

presenta

"Mala Tempora Currunt"

Skenè Cultura

https://open.spotify.com/intl-it/album/0jj57w1GRsmiRqUAkDfTSe?si=s7Vdxlv-SUOSMpAZ8fspFw

Descrizione

Malutempu è un progetto musicale sperimentale che riflette la storia, la cultura e identità calabrese, mescolando influenze sonore provenienti da diverse culture mediterranee. Questa rivisitazione contemporanea della tradizione popolare trova spazio nel panorama della “world music”. In Malutempu, la musica è il fulcro principale, in grado di comunicare con l'anima, suscitare emozioni e narrare storie attraverso suggestioni melodiche.

Il progetto è concepito, composto e prodotto da Antonio Olivo, un artista, polistrumentista e produttore musicale riconosciuto a livello internazionale per la sua versatilità artistica, che spazia attraverso i diversi generi musicali fino alla musica mediterranea, creando uno stile che supera le barriere culturali e linguistiche.

L' album di debutto di Malutempu intitolato "Mala Tempora Currunt", uscirà il 25 Maggio 2024 con Skenè Cultura di Franco Eco.

 

L’intervista

 

Come è nato questo disco? Prima hai impostato lo scheletro dei brani e poi sono intervenuti gli altri artisti che hanno collaborato all’album?

Questo album nasce dall’esigenza di condividere la ricerca fatta negli ultimi 4 anni, che mi ha portato ad esplorare dalla musica greca antica, fino alla musica popolare passando attraverso la musica da film. E’ un tentativo di rafforzare la nostra identità attraverso la musica, capace di parlare all’anima, senza necessariamente l’uso di parole. Da qui ho iniziato a cercare i musicisti per formare un organico che mi potesse supportare sia in studio che dal vivo.

Il pezzo che ami di più del disco?

Sicuramente Askos. Trovo che sia splendidamente complesso ed emozionale, oltre a raccontare una storia molto affascinante, quella di questo oggetto trafugato in Calabria e venduto al mercato nero, finito al museo Paul Getty di Malibù, e ritornato anni dopo alla sua terra, la Calabria. Un pò la storia della mia vita.

Che tipo di trattamento hai fatto alla voce in vestigia hominis? E’ bellissimo. Da un chè di post moderno a un testo tradizionale

In realtà nessuno. Le voci sono tratte da una strina (canto augurale e di questua tipico del periodo natalizio in Calabria) a cappella, qui cantato da cinque sorelle della vicina Mesoraca (KR) e registrate nel ’97 dal ricercatore Antonello Lamanna per Voxteca, un progetto di ricerca scientifica dell’Università per Stranieri di Perugia. La strina è in maggiore (modo ionico) e, notoriamente, accompagnata dalla zampogna, mentre qui invece è contrappuntata dalla chitarra battente che suona la tipica tarantella in minore (modo dorico): un effetto che decisamente spiazza l’ascoltatore.

Ci sono due brani (“askos” e “a luna”) che hanno un che di epico… brani che al primo ascolto ho considerato dei classici, forse adatti a un film kolossal storico.

Si, si prestano molto. Oltre ad Askos, volevo creare un brano che fosse un po' classico, ma anche popolare ed emozionante. E’ cosi che è nato A Luna, ispirata dal fascino di questo corpo celeste, e l’ho voluto celebrare così, con tanto di orchestra.

Qual è il brano più bello del disco?

Per me è Sciarada.

E quello meno riuscito… che magari è fuori posto e lo useresti per un altro album?

Non c’è, a mio avviso, un brano meno riuscito. Credo che ogni brano abbia una propria personalità e peculiarità, il resto è gusto.

Progetti per il futuro?

Stiamo pianificando dei concerti per promuovere l'album, fra qualche mese potremo condividere questa esperienza "sospesa nel tempo", che sarà accompagnata anche dal Vjing e dal Visual, a cura del noto documentarista Antonio Martino, in modo da rendere ancora più suggestiva la dimensione live.

 

Bio Antonio Olivo

Antonio Olivo è un eclettico e versatile musicista, compositore e produttore musicale calabrese. In giovane età, da autodidatta, si dedica allo studio della chitarra, è così che iniziano le prime esperienze live e in studio. Il Rock e l’Heavy Metal lo accompagnano durante questa prima fase. Inizia a produrre albums come solista e in bands ricoprendo diversi ruoli, sia come musicista che come produttore e arrangiatore. Oltre al Metal, Antonio inizia a sperimentare con il Progressive e l’Industrial e nel 2013 collabora con Pat Mastelotto dei King Crimson e Fabrice Quagliotti dei Rockets nell’album “Suspension of Disbelief” degli Artifex. L’anno seguente, Antonio viene contattato da Giorgio Zito per candidare l’album al  premio TENCO.
Nel 2018 con i Kyterion vengono menzionati nel libro 
“Sounds of Origin in Heavy Metal Music” da Toni-Matti Karjalainen, docente presso la “University of Arts” di Helsinki.
Nel 2021 Antonio firma le musiche del video ricostruzione 3D che si trova all’interno del 
Museo Archeologico di Capo Colonna (KR) “Capo Lacinio, il mito, nel tempo” con Kroton Lab che riceve il premio per l’innovazione SMAU Milano 2022. Sempre nel 2022, con i Kyterion viene menzionato all’interno del libro “Dante Alive – Essays on a Cultural Icon” di Francesco Ciabattoni, docente presso la Georgetown University di Washington DC.
Nel 2022 avvia un nuovo progetto di musica sperimentale che riflette la storia, la cultura e l’identità calabrese, mescolando influenze sonore provenienti da diverse culture mediterranee, 
Malutempu. Una rivisitazione contemporanea della tradizione popolare che trova spazio nel panorama della World Music.

 

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