Malutempu
presenta
"Mala Tempora Currunt"
Skenè Cultura
https://open.spotify.com/intl-it/album/0jj57w1GRsmiRqUAkDfTSe?si=s7Vdxlv-SUOSMpAZ8fspFw
Descrizione
Malutempu
è un progetto musicale sperimentale che riflette la storia, la cultura e
identità calabrese, mescolando influenze sonore provenienti da diverse culture
mediterranee. Questa rivisitazione contemporanea della tradizione popolare
trova spazio nel panorama della “world music”. In Malutempu, la musica è il
fulcro principale, in grado di comunicare con l'anima, suscitare emozioni e
narrare storie attraverso suggestioni melodiche.
Il
progetto è concepito, composto e prodotto da Antonio Olivo,
un artista, polistrumentista e produttore musicale riconosciuto a livello
internazionale per la sua versatilità artistica, che spazia attraverso i
diversi generi musicali fino alla musica mediterranea, creando uno stile che
supera le barriere culturali e linguistiche.
L'
album di debutto di Malutempu intitolato "Mala Tempora Currunt",
uscirà il 25 Maggio 2024 con Skenè Cultura di Franco Eco.
L’intervista
Come è nato questo disco? Prima hai
impostato lo scheletro dei brani e poi sono intervenuti gli altri artisti che
hanno collaborato all’album?
Questo
album nasce dall’esigenza di condividere la ricerca fatta negli ultimi 4 anni,
che mi ha portato ad esplorare dalla musica greca antica, fino alla musica
popolare passando attraverso la musica da film. E’ un tentativo di rafforzare
la nostra identità attraverso la musica, capace di parlare all’anima, senza
necessariamente l’uso di parole. Da qui ho iniziato a cercare i musicisti per
formare un organico che mi potesse supportare sia in studio che dal vivo.
Il pezzo che ami di più del disco?
Sicuramente
Askos. Trovo che sia splendidamente complesso ed emozionale, oltre a raccontare
una storia molto affascinante, quella di questo oggetto trafugato in Calabria e
venduto al mercato nero, finito al museo Paul Getty di Malibù, e ritornato anni
dopo alla sua terra, la Calabria. Un pò la storia della mia vita.
Che tipo di trattamento hai fatto alla
voce in vestigia hominis? E’ bellissimo. Da un chè di post moderno a un testo
tradizionale
In
realtà nessuno. Le voci sono tratte da una strina (canto augurale e di questua
tipico del periodo natalizio in Calabria) a cappella, qui cantato da cinque
sorelle della vicina Mesoraca (KR) e registrate nel ’97 dal ricercatore
Antonello Lamanna per Voxteca, un progetto di ricerca scientifica
dell’Università per Stranieri di Perugia. La strina è in maggiore (modo ionico)
e, notoriamente, accompagnata dalla zampogna, mentre qui invece è
contrappuntata dalla chitarra battente che suona la tipica tarantella in minore
(modo dorico): un effetto che decisamente spiazza l’ascoltatore.
Ci sono due brani (“askos” e “a luna”)
che hanno un che di epico… brani che al primo ascolto ho considerato dei
classici, forse adatti a un film kolossal storico.
Si,
si prestano molto. Oltre ad Askos, volevo creare un brano che fosse un po'
classico, ma anche popolare ed emozionante. E’ cosi che è nato A Luna, ispirata
dal fascino di questo corpo celeste, e l’ho voluto celebrare così, con tanto di
orchestra.
Qual è il brano più bello del disco?
Per
me è Sciarada.
E quello meno riuscito… che magari è
fuori posto e lo useresti per un altro album?
Non
c’è, a mio avviso, un brano meno riuscito. Credo che ogni brano abbia una
propria personalità e peculiarità, il resto è gusto.
Progetti per il futuro?
Stiamo
pianificando dei concerti per promuovere l'album, fra qualche mese potremo
condividere questa esperienza "sospesa nel tempo", che sarà
accompagnata anche dal Vjing e dal Visual, a cura del noto documentarista
Antonio Martino, in modo da rendere ancora più suggestiva la dimensione live.
Bio
Antonio Olivo
Antonio
Olivo è un eclettico e versatile musicista, compositore e produttore musicale calabrese.
In giovane età, da autodidatta, si dedica allo studio della chitarra, è così
che iniziano le prime esperienze live e in studio. Il Rock e l’Heavy Metal lo
accompagnano durante questa prima fase. Inizia a produrre albums come solista e
in bands ricoprendo diversi ruoli, sia come musicista che come produttore e
arrangiatore. Oltre al Metal,
Antonio inizia a sperimentare con il Progressive e
l’Industrial e
nel 2013 collabora con Pat Mastelotto dei King Crimson e Fabrice
Quagliotti dei Rockets nell’album “Suspension of Disbelief” degli Artifex.
L’anno seguente, Antonio viene contattato da Giorgio Zito per
candidare l’album al premio TENCO.
Nel 2018 con i Kyterion vengono menzionati nel libro “Sounds of Origin in Heavy Metal Music” da Toni-Matti Karjalainen,
docente presso la “University of Arts” di
Helsinki.
Nel 2021 Antonio firma le musiche del video ricostruzione 3D che si trova
all’interno del Museo Archeologico di Capo Colonna (KR)
“Capo Lacinio, il mito, nel
tempo” con Kroton
Lab che
riceve il premio per l’innovazione SMAU Milano 2022. Sempre nel 2022, con i Kyterion viene
menzionato all’interno del libro “Dante Alive – Essays on a Cultural
Icon” di Francesco Ciabattoni,
docente presso la Georgetown University di
Washington DC.
Nel 2022 avvia un nuovo progetto di musica sperimentale che riflette la storia,
la cultura e l’identità calabrese, mescolando influenze sonore provenienti da
diverse culture mediterranee, Malutempu. Una
rivisitazione contemporanea della tradizione popolare che trova spazio nel
panorama della World
Music.
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