lunedì 28 settembre 2009

Suoni di Confine: la compilation multietnica di MEI ed Amnesty, in download gratuito!

Amnesty International e MEI (Meeting degli Indipendenti) regalano la compilation “Suoni di Confine”, premio dedicato alla musica multietnica prodotta in Italia che nell’edizione 2008 ha premiato artisti come Teresa de Sio, A67, Mau Mau, Lou Dalfin e tanti altri.



Amnesty International, che patrocina l’intero progetto, segnala la compilation in home page sul proprio sito http://www.amnesty.it : da questa pagina si può accedere al myspace di “Suoni di Confine” http://www.myspace.com/meisuonidiconfine dove scaricare GRATUITAMENTE la compilation con gli artisti vincitori della scorsa edizione.

Il premio “Suoni di Confine” 2009 sarà assegnato nell’ambito della XIII edizione del MEI di Faenza, nei giorni 27-28-29 novembre: verranno premiati i migliori due dischi di musica multietnica prodotti da ottobre 2008 ad ottobre 2009, e sono previsti altri speciali riconoscimenti. Per iscriversi all’edizione 2009 c’è tempo ancora fino al 30 settembre.

I vincitori verranno annunciati nei primi giorni di ottobre.

venerdì 25 settembre 2009

Cosmetic "Non Siamo Di Qui"


Cosmetic è una band nata circa 10 anni fa sulle colline romagnole, traendo ispirazione dalla videocassetta "1991: the year punk broke". In 10 anni sono successe tante cose e la band (ad oggi Bart, Pain, Simone ed Emily) ha suonato con costanza evolvendo fino a trovare la propria forma espressiva più congeniale in una sorta di pop sonico e shoegaze in italiano.


Nel 2007 è uscito il primo vero album chiamato "Sursum Corda", edito da Tafuzzy Records e Cane Andaluso e da allora le cose si sono mosse più del solito, tra concerti in giro per l'Italia, recensioni ed esperienze varie.

Volevano sciogliersi sul più bello, ma purtroppo ecco arrivare il secondo disco: “Non siamo di qui”, pubblicato dall’etichetta La Tempesta.

Il nuovo disco parte dalla lezione dei My Bloody Valentine e la rielabora secondo le istanze ormai proprie dei Cosmetic: nel corso della sua lunga carriera la band ha trovato la propria strada, dove lo shoegaze dei maestri è assimilato e trasformato in un sound nuovo, dove la lingua italiana riveste un ruolo di primaria importanza.

Sul loro myspace i Cosmetic presentano così la propria musica: “abbiamo ascoltato cose che poi non si sentono nel nostro sound, e assomigliamo a certe cose che invece non abbiamo mai ascoltato. Qui trovate esempi di entrambe le categorie:

Television, Joy Division, Sonic Youth, Jesus and Mary Chain, Stone Roses Dinosaur Jr, Happy Mondays, Nirvana, Shellac, My Bloody Valentine, Polvo, Soundgarden, Calla…”







http://www.myspace.com/cosmeticmusic

martedì 22 settembre 2009

Ocean Drive, "Why Everybody Sucks?". Bella domanda...!


Formatisi all’inizio del 2009, gli Oceandrive nascono dalle ceneri degli H-Strychnine, nome storico del post-hardcore italiano di fine anni ’90. Abbandonate le sonorità punk e screamo che caratterizzavano la precedente band, i chitarristi Luciano Ferraresi e Andrea Mezzogori si propongono di raggiungere un punto d’incontro tra melodia ed aggressività.

Nasce così “Why Everybody Sucks?”, primo disco degli Oceandrive: 11 tracce di rock industriale, tra Nine Inch Nails e Ministry, con derive elettroniche e echi del grunge dei Nirvana e dei primi Pearl Jam, specialmente nelle linee di cantato. Prodotto da Riccardo Pasini (già al lavoro con Hormonauts ed Extrema), il disco contiene inoltre una curiosa rivisitazione di “The Look”, cavallo di battaglia degli svedesi Roxette; da segnalare sono però i brani originali “Acure” e “Gheisha Stone”, riuscitissimi in particolare sotto l’aspetto ritmico.

www.myspace.com/oceandrive2009

STEREOPLASTICAAAA !!!! "ELEVEN" :)))))

Una lunga gavetta, prima come cover band e poi con i nomi di Upside Fancy Stereo e Viola Maldita, per i vercellesi Stereo Plastica, che arrivano all’esordio vero e proprio con questo “Eleven”, prodotto da Fabrizio Chiapello (già al lavoro con artisti come Baustelle e Subsonica). Il titolo rimanda agli undici anni intercorsi dalla fondazione della band, e alle undici canzoni contenute nell’album, dai riferimenti esplicitamente brit (in particolare alla “Plastic Soul Music” di David Bowie, ma anche ai più contemporanei Arctic Monkeys).


Interamente cantato in inglese, “Eleven” è un disco dal sapore internazionale, dove la new wave di seconda generazione si impone con i suoi riff incendiari, e dove le ritmiche strizzano l’occhio al funk e a una disco “bastardizzata”, simile a quella dei Franz Ferdinand e dei Gossip. Da segnalare l’ottima performance del cantante Raffaello Camanzo, perfettamente a suo agio nel ruolo del londinese nato per caso in Piemonte.

venerdì 18 settembre 2009

Scotch Ale, "R+R". Un album giovanissimo...


Arriva il nuovo album degli Scotch Ale, “R+R”: 10 tracce pop & roll di grande impatto, tra cui il fortunato singolo “Vita Col Top”, che ha anticipato l’uscita del lavoro. “R+R” è stato realizzato grazie alla collaborazione con l’importante produttore Fabrizio Grossi (che ha lavorato, tra gli altri, con Slash dei Guns’n’Roses, John Frusciante dei Red Hot Chili Peppers e Glenn Hughes dei Deep Purple) e vede al suo interno la partecipazione di altri top producers come Steve Lyon (nel suo curriculum produzioni dei Depeche Mode, Cure, Subsonica, Paul Mc Cartney e Laura Pausini) e Daniele Persoglio (già al lavoro con Finley e Punkreas).
 Nati solo nel 2008, i trevigiani Scotch Ale propongono un’interessante miscela di pop e rock and roll, che si unisce a mai banali testi in italiano e inglese. Dopo nemmeno un anno e mezzo, la band si trova già alle spalle l’accesso alle fasi finali di concorsi come Italia Wave e Gbob,  una presenza sul palco del Teatro Ariston grazie a sanremo.59, con il brano “Non sei quella che vorrei”, la cessione del “movie edit” di “Close my eyes”, versione inglese di “Vita (col) top” per la "Paramount Pictures" di Hollywood e recentemente la vittoria del concorso “Note a Pennello” per il “miglior inedito”, con il brano “Brivido”, che sarà anche il prossimo singolo.
Dal sito degli Scotch Ale è possibile scaricare gratuitamente “Seconda Chance”, b-side dell’album “R+R”.

Questo l’indirizzo per scaricare il brano: http://www.scotchaleband.com/secondachance.zip

mercoledì 16 settembre 2009

"Animystic", spettacolo!

La storia dei Roots Connection non può che iniziare da una fine.
Enrico Micheletti, voce, corde e anima del gruppo è scomparso il 4 dicembre 2008. Le sue ceneri sparse nel Mar Tirreno, le sue ultime note, le sue definitive parole affidate ad un ultimo toccante album “Animystic”.
I suoi 57 anni Enrico li ha spesi tutti su assoli, scale, armonie e riff tesi al raggiungimento dell'essenziale, a creare un unico primordiale suono. Anni in cui mai si è placata la voglia di sperimentare, di conoscere le possibilità timbriche ed espressive della chitarra dobro e del sitar. Anni in cui la voce si è incattivita su oscurità blues o si è addolcita su ballads. Una vita randagia, quella di Enrico, tra la natia Bolzano e poi l’Europa, il Canada, gli Stati Uniti, l’India, sempre e comunque insieme all'inseparabile chitarra, compagna di esperienze non tutte indolori. In mezzo tanti progetti, tante storie musicali, tra cui la Hard Time Blues Band, gruppo che ha infuocato i palchi tra gli anni '70 ed '80 tributandogli riconoscimenti e pubblico. Una serie di collaborazioni infinite con nomi storici del rock e della roots music: Memphis Slim, Herbie Man, Rory Gallagher, fino ai duetti con John Lee Hooker e Champion Jack Dupree.

I Roots Connection nascono in patria nel 2000, in un piccolo locale di Reggio Emilia dove Enrico incontra Fabio Ferraboschi e Fabrizio Tavernelli, due musicisti dalle esperienze molteplici, ma accomunati a Enrico dall’amore per le radici della musica nera (da cui il nome della band), il blues appunto, quello del Delta. I tre musicisti trovano una strada personale nell’approccio agli amati standard di Willie Dixon, Leadbelly, Robert Johnson, ritrattandoli e processandoli con le nuove tecniche digitali, con i sequencer e i sintetizzatori. Nasce così il primo album “Roots Connection”, pubblicato nel 2002 su Baracca&Burattini/Edel. Poi tanti concerti, la dimensione dove l’electro-delta-blues dei Roots Connection trova il suo compimento ideale. Tra le tante soddisfazioni, il premio come migliore colonna sonora al Nonantola Film Festival nel 2008, purtroppo uno degli ultimi episodi della band prima della scomparsa di Enrico. Come ogni soundtrack che si rispetti, arriva sui titoli di coda la musica che deve rimanere impressa nella memoria e collegare ad una sequenza di accordi, ad un tema musicale un ricordo, un’immagine, una storia.
“Animystic”, ultima testimonianza su disco di Enrico “Mad Dog” Micheletti, assolve perfettamente a questo compito.

www.myspace.com/rootsconnectionblues

martedì 15 settembre 2009

Il nuovo disco di Il Cane, "Metodo Di Danza". Consigliato


Il Cane è Matteo Dainese. Per anni seduto dietro la batteria per Ulan Bator, Jitterbugs e miriadi d'altre bands, recentemente ha deciso di cantare, suonare la chitarra, scrivere canzoni e registrarle, oltre che amministrare l'etichetta Matteite e trovare tante date col telefono di casa dei suoi.

Dopo "Feed the Dog", primo suo disco solista, a nome "Dejligt", Dainese crea "Il Cane" e scrive un album interamente in italiano: "Metodo di Danza". Il disco verrà pubblicato con l'aiuto de La Tempesta Dischi.

"Metodo di Danza" è un disco che mescola elettronica a tinte acustiche con estrema eleganza, così come mescola melanconia a spensieratezza pop. Registrato interamente in una piccola stanza a casa della sorella gemella di Dainese, "Metodo di Danza" prevede la presenza di numerosi ospiti, da Enrico Molteni di "Tre allegri ragazzi morti" a Ruggero Catania degli "Africa Unite", da "Il Moro e il Quasi Biondo" ai "Flap", da DJ Color ad Enrico Librio degli "Amari" fino a Leo Virgili degli "Arbe Garbe".
Quattordici tracce che ti fanno commuovere e muovere il culo, non necessariamente nello stesso momento.


www.myspace.com/ilcaneband

"Recusant" di Ray Tarantino, da avere ;)


RAY TARANTINO
pubblica il suo nuovo album "Recusant"
Singolo “Five O’clock In The Morning”


Steward Copeland, nel backstage a Torino per la reunion dei Police quando lo ha visto passare si è fermato e ha detto; “hey, quello è l’uomo che scrive grandi canzoni” Matthew Bellamy, da anni suo amico, quando lo incontra non può fare a meno di mettersi a cantare “Five O’clock in the morning”.
Ha suonato in giro per gli States e l’Inghilterra (oltre 150 concerti un po’ ovunque, compreso il mitico Arlene’s Grocery dove suonava sempre Jeff Buckey)
Ed ha ottenuto recensioni entusiastiche sui media anglosassoni.
L’anno scorso Myspace UK si accorge di lui e lo mette al primo posto della classifica “unsigned” accanto a Amy Whinehouse.

DISCO DA AVERE ED ASCOLTARE

www.myspace.com/raytarantino

I LIKE POSI, I LIKE POSI, I LIKE POSI, I LIKE POSI, I LIKE POSI

POSI “I LIKE POSI”

NUOVO VIDEO "LAMETTE"



Posi fa il suo esordio giovanissima nel mondo dell’hip hop, che la porta al fianco di artisti come Articolo 31 ed il rapper americano Rhazel. Dopo tre apprezzati album in questo stile, nel 2008 arriva la svolta con il singolo " Voglio Farmi la DJ ", brano autobiografico, provocatorio, discusso e censurato, che diventa presto un tormentone sulla bocca di tutti. Indimenticabile il suo confronto/scontro tete-a-tete con Anna Tatangelo nel talk-show di Piero Chiambretti, che diventa presto uno dei maggiori sostenitori di Posi, grazie al suo essere diretta e pungente. Il 12 giugno 2009 esce finalmente " I Like Posi ", album che contiene il nuovo singolo che ne anticipa l’uscita: si tratta di " Lamette ", vulcanico omaggio e rivisitazione ad un’altra anti-diva della musica italiana, Donatella Rettore, che ha creduto in questo progetto dal primo ascolto! " Lamette " è correlato da un video con un taglio prettamente cinematografico, diretto dal regista Francesco Calabrese, già noto a molti per aver realizzato il video di Steve Aoki & The Bloody Beetroots. “ I Like Posi " (ilikePosi!) è un disco eclettico e sperimentale, un mash up di stili come electro, rap e punk, accompagnato da liriche ciniche e travolgenti e basi ipnotiche alla Basement Jaxx: Posi non rinnega il suo passato da cantautrice in rima, ma anzi lo affina plasmandolo con sonorità da club londinese, grazie ai beat prodotti dall’ esperto Mace. Outsider, schiva e solitaria. E' tra le dj piu' richieste nel nostro paese. Anti-diva e fuori dagli schemi, contro tendenza ed antitesi dei cliche', alterna live al cardiopalma, a dj set in consolle dai bassi predominanti, e ricchi di drum machine, campionatori e sintetizzatori dai quali non si separa mai. " I Like Posi " (ilikePosi!) conquisterà sia i duri e puri del rap, grazie al carisma e alla verve di Posi, sia il popolo della notte alla ricerca di emozioni sulle dancefloor di tutta Italia.

lunedì 14 settembre 2009

Anti Gone, il nuovo video “Disremembering Echo”

Dopo l’ottima accoglienza tributata
al suo disco solista “Anti Gone”,
Barbara de Dominicis presenta
il primo video “Disremembering Echo”:
un lavoro poetico e visionario,
realizzato in collaborazione con il regista Davide Lonardi,
che dona ulteriore fascino e profondità
alle atmosfere suggerite dalle canzoni di Barbara,
sospese tra elettronica, pop e avant-folk

Link al video:







"Storia Illustrata dei Mezzi di Trasporto", libro + disco targato Superlowed.


Storia illustrata dei mezzi di trasporto
libro+cd
La scuola di Pitagora editrice
Il primo prodotto ufficiale del progetto SUPERLOWed. Un libro illustrato e un cd musicale. Solo questo. E molto altro ancora. Ai testi visionari, onirici, implosivi e a loro modo coerenti del “Canzoniere Biondo” si accompagnano le indicazioni grafiche, talvolta poetiche, altre naif, altre ancora spiazzanti per la qualità del frainteso linguistico (a loro modo significativamente incoerenti) dell’artista catalano Roger Marìn Muntané. A un ultracitazionismo di sottofondo, una ragnatela fittissima che immischia letteratura, cinema, arte e chissà cosa d’altro, fa da contraltare una visibilissima superficie al tratto leggera, canticchiata, scanzonata, solare. Pop. Così è anche la musica di SUPERLOWed. Contraddittoria e lecita. Rumore bianco a bella posta distinguibile. Musica che somiglia solo a se stessa anche quando suona misteriosamente familiare. Musica giocattolo fatta con strumenti veri. E strumenti veri usati come giocattoli. Il tutto catturato col microfonino dei corsi d’inglese per pc. Ascoltiamo e leggiamo il divertimento serio di questa Storia illustrata dei mezzi di trasporto attribuendo con benevolenza ai suoi estensori il ruolo provvisorio di pedagoghi . Al lettore/ascoltatore (spettatore?) coinvolto, il compito di stabilire, una volta per tutte, la natura del “trasporto” in esame.



SUPERLOWed nasce nel 2004 come duo di avant-rap costituito da Mario Esposito e Alessandro Ferrara. Nello stesso anno concepisce il primo mini-album con l’ausilio di un microfonino dei corsi d’inglese per pc (tecnica mantenuta per tutte le produzioni successive, compresa l’imminente uscita ufficiale). Nel 2005 c’è il debutto live per le selezioni di italiawave (all’epoca arezzowave). Nel 2006 la formazione si allarga, prima con l’ingresso di Antonio Dibiase, chitarrista, poi di Iacopo Di Girolamo, multistrumentista, che contribuiscono alla definitiva svolta melodica del gruppo. Il loro primo lavoro, “Storia illustrata dei mezzi di trasporto”, è prodotto in collaborazione con la casa editrice “La scuola di Pitagora”, ed è stato mixato al Mousikelab Studio di Napoli da Marco Messina (99 Posse).
SUPERLOWed è un gruppo musicale di ascendenza elettronica e attitudine teatrale performativa, composto da Mario Esposito (voce e testi), Alessandro Ferrara (elettronica e voce), Iacopo Di Girolamo (basso elettrico e video), Antonio Dibiase (chitarre). Nelle sue performance il quartetto addiziona musica elettronica, videoinstallazioni, canzonetta e inconsuete strumentazioni giocattolo a una girandola di citazioni letterarie, cinematografiche e pittoriche. Uno spettacolo lieve ma di sottile complessità che è stato inscenato, riscuotendo notevole successo di pubblico e critica, sia in numerosi festival musicali, letterari e teatrali di rilevanza nazionale, che nei luoghi adibiti all’ attività live tradizionalmente intesa.

venerdì 11 settembre 2009

"The Ranj", sperimenzione e avanguardia.


THE RANJ
“THE RANJ”
Autoproduzione
Distribuzione: Jestrai
Data di uscita prevista: 5 luglio 2009

Ranj è la radice di una parola sanscrita che significa “tingere”, “colorare”. Si trova per la prima volta associata ad un ambito musicale in un trattato indiano del VII secolo d.C. nella descrizione della forma musicale più importante indiana, il rāga. Quest’ultimo, secondo il trattato, avrebbe lo scopo di “tingere la mente dell’ascoltatore e di fermarne il vorticare dei pensieri” con una valenza salvifica.

The Ranj nascono nel 2007, ad opera di 4 studenti di musica indiana del Conservatorio di Vicenza:
Michele Mastrotto, diplomato in percussioni, diplomato in tabla
Elisabetta Giuspoli, diplomata in canto classico indiano (dhrupad)
Elisa De Munari, diplomata in sitar, diplomanda in contrabbasso
Andrea Ferigo, diplomato in chitarra classica, diplomato in sitar

Tutti i membri del quartetto hanno maturato esperienze nell’ambito del rock e della classica occidentale.
Il progetto-Ranj nasce dall’idea di creare composizioni originali utilizzando le regole, la logica e le strutture della musica indiana colta. La forma più conosciuta di quest’ultima è il rāga, cioè una struttura melodica modale in cui sono previste regole compositive in base al momento di esecuzione nella giornata, alle note da utilizzare in una scala ascendente e discendente, quelle da evitare, una coppia di note più importante da sottolineare di continuo, l’aggancio ad un'unica tonica, la mancanza di modulazione, l’assenza delle regole di attrazione tonale, il riferimento ad un sistema di intervalli non temperati.
Inoltre le composizioni vengono create a partire da strutture ritmiche tipiche della musica indiana, in cui il concetto di linearità ritmica occidentale è sostituito dalla ciclicità ritmica, il tala. I brani vengono così composti utilizzando i tala, appunto, cioè cicli di 10, 12, 7, 8, 16 movimenti (invece dei soliti 4/4 o 6/8, ecc.). Tutto questo complesso sistema di regole è stato però ibridato e mescolato alle sonorità del rock grunge, altra passione dei membri della band. Il tentativo è quello di uscire dalle mode del folklore etnico (le “spruzzatine” di colori afro-americo-latino-indo-ecc., generalmente applicate qua e là sulla canzone occidentale).
Dopo anni passati ad ascoltare esperimenti in cui l’approccio al sistema indiano era sempre comunque, a volte inconsciamente, volto ad occidentalizzarne i tratti, questo progetto ha anche un’ambizione non tanto mascherata di immergere la musica (almeno il rock) occidentale nelle regole indiane, con un rovesciamento di prospettive, approcci ed obiettivi. Anche nella stesura dei testi si è cercato di affermare e di dimostrare questa nuova libertà. Il suono della parola è tale sia che essa venga pronunciata in italiano, in hindi, in marathi, in inglese, e…altro. L’avventura è appena iniziata con i 9 brani che costituiscono il disco d’esordio, 1 strumentale, 6 completamente originali, 3 brani della tradizione classica indiana, opportunamente adattati, o meglio riarRANJati per un quartetto rock.

mercoledì 9 settembre 2009

"Tajga" il nuovo disco dei Marigold.


A distanza di due anni da “Erotomania”, il disco che li aveva segnalati all’attenzione del pubblico indie e dark italiano, ecco tornare i Marigold con il loro ultimo lavoro.

“Tajga”, questo il titolo dell’album, vede ancora in cabina di regia Amaury Cambuzat: il leader degli Ulan Bator, che già aveva partecipato ad “Erotomania”, è inoltre produttore del nuovo disco per la sua nuova etichetta Acid Cobra. Altra partecipazione importante è quella di Daniele Carretti degli Offlaga Disco Pax, ospite al piano in una canzone.

“Tajga” è un album oscuro e nervoso, dove le atmosfere del post-rock si alternano a repentine derive shoegaze, e dove il gothic rock funge da punto di partenza per una ideale colonna sonora che accompagna verso il buio, il baratro, la perdita dei sensi. La band abruzzese si mostra ormai matura e consapevole dei propri mezzi, sia nella ricercata scelta dei suoni, sia in fase compositiva e di arrangiamento.

http://www.myspace.com/themarigoldband

Il nuovo disco dei Frigidaire Tango, L'Illusione Del Volo.


I Frigidaire Tango sono stati tra i pionieri della new wave in Italia, protagonisti di un’avventura musicale esplosiva e tormentata, cominciata a Bassano del Grappa all’alba degli anni Ottanta e conclusasi con uno storico concerto nel luglio del 1986.
Recentemente riapparsi con un’“operazione nostalgia”, che proponeva i primi LP in un cofanetto ricco di inediti e curiosità, i Frigidaire Tango tornano finalmente in studio dopo oltre venticinque anni.

Il nuovo album, L’illusione del volo, è prodotto dal lungimirante Giorgio Canali e vede tra gli ospiti Federico Fiumani (Diaframma), Aldo Tagliapietra (Le Orme) e Diego Galeri (Timoria).

La scelta di cantare in italiano segna un punto di svolta rispetto alle produzioni precedenti dei Frigidaire: negli anni ‘80 infatti i testi in italiano erano malvisti dagli artisti underground e bollati come “commerciali”. Il post-punk della band non ha perso smalto con gli anni, e “L’illusione del volo” si propone come energico vademecum della new wave nostrana per le nuove generazioni.

Ecco i vincitori del Premio Italiano per la Musica Indipendente.


- Miglior album: Dente, “L’amore non è bello”

- Miglior gruppo: Zu

- Miglior solista: Beatrice Antolini

- Miglior Tour: Calibro 35

- Miglior autoproduzione: Giancarlo Frigeri, "L'età della ragione"

Premi Speciali:

- Miglior etichetta: Trovarobato

- Miglior produttore discografico: Manuel Agnelli

- Miglior produttore artistico: Enrico Gabrielli



Dente

Il nuovo fenomeno del panorama cantautorale italiano, Giuseppe Peveri alias Dente, nasce a Fidenza nel 1976. La rinascita nell’arte avviene a 18 anni, quando si avvicina alla musica, dapprima come chitarista dei Quic, passando poi per la band La Spina (con due album all’attivo), per poi intraprendere la carriera solista, che lo porta nel 2006 a firmare per Jestrai, esordendo con il suo primo album ufficiale “Anice in bocca”. Oggi presenta il suo secondo album, “L’amore non è bello”, lavoro che conferma il talento di Dente a dimostrazione di una maturità artistica in continua crescita.

Zu

Gli Zu si formano nel 1997 a Roma, dove cominciano come compositori e esecutori di musica per rappresentazioni teatrali. Nel 1999 esce il loro primo album Bromio che suscita grande interesse della stampa musicale e del pubblico, ma e' con Igneo del 2002 che gli Zu ricevono unanimi consensi, soprattutto a livello internazionale. Fino ad oggi il gruppo ha inciso 14 album, e ha suonato in festival in Europa, America, Asia ed Africa. Nel 2006 la band ha seguito in tour la Fantômas-Melvins bigband. Dal 2007 gli Zu collaborano stabilmente con Mike Patton. Il 20 Febbraio 2009 è uscito il loro nuovo album Carboniferous su Ipecac Recordings e vede come ospiti lo stesso Patton e Buzz Osbourne dei Melvins.

Beatrice Antolini

Beatrice Antolini è un'autrice e performer bolognese cresciuta nell'orbita di Pippola Music, un'indie label toscana che annovera nel suo roster giovani artisti pop-rock talentuosi. Il suo primo album solista, “Big Saloon” arriva nei negozi di musica italiani nella tarda primavera 2007, ma solo dopo aver circolato ufficiosamente per settimane tra gli addetti ai lavori, riscuotendo sempre ottimi consensi. 2A Due” esce a ottobre del 2008 per Urtovox e tutti gli strumenti che partecipano alla sua creazione sono suonati dalla stessa Beatrice cosicché ognuno di essi riflette la sua personalità.

Calibro 35

Il progetto Calibro 35 prende il via nel 2007 con il chiaro intento di interpretare il repertorio delle soundtracks italiane cercando di farle proprie ma al contempo rimanendo fedeli e rispettosi all'opera dei grandi Maestri. Dalla primavera 2008 il gruppo tiene concerti in Italia e Europa mentre la versione de "L'Appuntamento" con la partecipazione di Roberto dell'Era ottiene una notevole attenzione nel mondo radiofonico.

Giancarlo Frigeri

Giancarlo Frigeri, ex leader dei Joe Leaman, non avendo trovato un'etichetta discografica interessata ad investire sul suo debutto con liriche in italiano, ha deciso di autoprodursi. "L'età della ragione" è basato strutturalmente su scarne architetture di chitarra e voce e arrichhito dagli interventi opportuni di alcuni ospiti. E' un lavoro di un'integrità e una bellezza rara e disarmente, che si svelerà solo a quanti avranno la voglia di andarlo a cercare, scoprire e rintracciare.

Trovarobato

La Trovarobato è una casa discografica e centro di produzioni discografiche fondata nel 2002 con sede a Bologna. Nata originariamente per gestire l'attività concertistica e discografica del gruppo Mariposa, Trovarobato si ritrova ben presto a curare booking e promozione di altri artisti ed a produrre dischi, diventando così una vera e propria piccola etichetta indipendente. Particolare attenzione viene dedicata anche alle produzioni radiofoniche, con la realizzazione di radiodrammi, programmi ed operine radiofoniche.

Manuel Agnelli

Musicista e scrittore italiano, Manuel Agnelli è il membro fondatore e leader del gruppo di rock alternativo Afterhours e ideatore ed organizzatore principale del Tora! Tora! Festival. Nel 2009 partecipa con il suo gruppo a Sanremo con il brano “Il paese è reale”. Il brano diviene un progetto discografico che racchiude 19 artisti della scena rock indipendente italiana, tutti uniti per un paese migliore.

Enrico Gabrielli

Enrico Gabrielli, nato a Montevarchi nel 1976, diplomato in clarinetto al conservatorio di Milano, è un compositore, polistrumentista, arrangiatore e produttore italiano, membro e collaboratore di gruppi come Afterhours, Vinicio Capossela, Niccolò Fabi, Mariposa, Calibro 35, Morgan, Dente, Julies Haircut, Marco Parente, Alessandro Grazian e tanti altri.




mei@materialimusicali.it

www.myspace.com/mei_italy

martedì 8 settembre 2009

Riapre l'Alcatraz +_+


INAUGURAZIONE ALCATRAZ STAGIONE 2009/2010

Venerdì 11 settembre
INAUGURAZIONE SERATA NOTORIOUS (revival, happy music)

MT LIVE in concerto
Musica da ballare nelle due piste
1: dj Angelo – dj Danilo Rossini(R&B, revival, commerciale)
2: Mari Key (100% rock)

Apertura ore 22.30

Ingresso: 6 euro senza consumazione

Prima delle 24 è possibile avere la riduzione iscrivendosi alla mailing list dal sito www.alcatrazmilano.com

Alcatraz
via Valtellina 21
Milano
INFO: www.myspace.com/alcatrazmilano
infoline: 339 2333672 – 02 69016352

MT LIVE SHOW
Dal 2004 la band (che ha aperto anche gli spettacoli di Umberto Smaila) propone un vastissimo repertorio che va dallo Swing ai più recenti successi, con una costante stilistica: Il Trasformismo.
Il cantante e showman Mikele Tomatis passa di abito in abito (direttamente sul palco), vestendo i panni dei personaggi e delle epoche musicali proposte: un vero e proprio spettacolo-musical rigorosamente dal vivo.
È uno show di pura energia fatto di musica dance a 360° dove è impossibile non accontentare i più svariati gusti musicali. I rapidissimi 25 cambi d’abito, il repertorio in continuo mutamento, il coinvolgimento e la grande adattabilità a seconda delle situazioni, rendono MT LIVE uno spettacolo richiestissimo non solo per i Club e le Discoteche ma anche per convention, feste private e grandi eventi di piazza.
Ne sono la prova gli oltre 150 spettacoli annui.
Dallo smoking di Michael Bublè alle pailettes di Renato Zero, dai mocassini di Michael Jackson alle zeppe anni ’70, da Mika a Raffaella Carrà, questo è il mondo MT LIVE!!

mercoledì 2 settembre 2009

VIVA LA DECRESCITA, il nuovo singolo del progetto solista di Adriano Bono.

Adriano Bono

cantante del gruppo romano Radici Nel Cemento

presenta VIVA LA DECRESCITA:

il primo singolo dato alle “stampe” con il suo progetto solista

in download gratuito su www.myspace.com/adrianobono

La nuova canzone di Adriano Bono affronta il tema importante e di scottante attualità della crisi economica e sociale, ma non senza un approccio ironico e scanzonato, com’è tipico nello stile dell’autore. L’intento è quello di convincere l’ascoltatore a far sì che la “crisi” tiri fuori il meglio dalla natura umana, invece che il peggio come spesso accade, e tornare così a praticare valori come la solidarietà, l’equità, la socialità e il rispetto per l’ambiente.
La canzone suona anche come un inno per chi crede in questa teoria di cruciale importanza per le sorti del pianeta: la “decrescita” intesa come alternativa, necessaria e realizzabile, alla civiltà dei consumi che fa perno invece su un concetto di sviluppo economico a oltranza e a “tutti i costi”.
Una delle associazioni più attive nel campo della divulgazione della teoria della “decrescita”, il Movimento Per La Decrescita Felice, ha già adottato il pezzo come suo inno ufficiale.
Il “sound” del pezzo è caratterizzato da una base solare e ballabile, impreziosita dal suono di strumenti etnici come l’ukulele e flauti arrangiati con lo stile dei caraibici bamboo-sax.
In perfetto stile “decrescitazionista” il brano è completamente autoprodotto dall’autore e viene distribuito e promosso con un metodo minimale e autarchico, puntando sul filo diretto con il pubblico e usando solo strumenti e piattaforme digitali gratuitamente disponibili sulla rete.

Per ascoltare e scaricare la canzone e per conoscere tutti gli altri dettagli sull’iniziativa:

www.myspace.com/adrianobono

martedì 1 settembre 2009

LOMBROSO @ ARCI TAMBOURINE


Giovedì 10 settembre l'Arci Tambourine di Seregno
inaugura la nuova stagione musicale
con il sound anni Settanta dei LOMBROSO
(con Dario Ciffo, ex violinista degli AFTERHOURS)

Arci Tambourine
via Carlo Tenca 16, 20038 Seregno (MI)

inizio h. 22
a seguire Mario C. Dj Set

Ingresso 5 euro
riservato ai Soci Arci

www.tambourine.it
http://www.myspace.com/tambourinelive
Info line: Fabio 339 8543404

LOMBROSO
A tre anni di distanza dall'album d'esordio che ha riscontrato successo e critiche positive, ecco tornare i Lombroso alla ribalta con un disco tutto da scoprire. Credi di conoscermi, questo il titolo del nuovo lavoro, è rivolto a tutti coloro che si illudono di conoscere una persona quando in realtà si sa benissimo che non è mai così. Il singolo omonimo si sta già aprendo il suo varco nel panorama musicale italiano e si sta facendo amare dai fans e non solo. Sempre molto orecchiabili e di facile ascolto, il duo composto da Dario Ciffo ed Agostino Nascimbeni ci regala canzoni d'amore e non solo, pronte a farci sognare e riflettere. Le sonorità sono rimaste abbastanza simili al precedente album, capaci di renderli sempre riconoscibili all'ascolto. Si riesce a cogliere un pò più di hard rock, forse un pò più di rabbia tramutata in carica ed energia da vendere. La batteria perfetta e potente anima i brani di euforia e la voce armonica e melodiosa crea un connubio perfetto anche con un impeccabile chitarra. Riff ricercati e mai nulla lasciato al caso. Per quest'album è chiaro un rimando alla musica anni ottanta che si sente viva in alcuni brani come inTra Cinque Minuti, traccia davvero travolgente e radiofonica. Sei qui ci fa capire che chi stiamo ascoltando sono i Lombroso, non si può sbagliare. Il contributo di Morgan sta diventando sempre meno indispensabile, questi ragazzi ce la fanno alla grande da soli ormai. Cover sempre presente del tanto amato e adorato Battisti che con Il Paradiso in una versione davvero unica ed originale quasi pseudo punk fa chiudere l'album davvero in bellezza.
www.myspace.com/duolombroso

Steve Lake per la prima volta a Milano ^_^














VENERDì 11 SETTEMBRE

Ore 22:30

mi-decay presenta:


live show

RUBELLA BALLET

STEVE LAKE (Zounds)

Special guest: Vomit Tongues

Dj set Bats over Milan

Lady Stalker & Redstripe

@ COX18

in via Conchetta 18, Milano.
Ingresso con sottoscrizione
info:
cox18@inventati.org
cox18.noblogs.org
02-58105688

STEVE LAKE (Zounds)
Steve Lake è noto come autore e cantante dei Zounds, storico gruppo post-punk inglese. Con il singolo di debutto, pubblicato nel 1980 dalla “Crass Records”, ben presto i Zoundz sono considerati tra gli iniziatori della scena anarcho punk d.i.y. inglese. Incidono il memorabile ‘The Curse Of Zounds’ e un buon numero di singoli per la Rough Trade Label prima di sciogliersi nel 1982. Il gruppo si è riunito occasionalmente per beneficenza a sostegno di vari amici e cause perse.
Dopo svariate esibizioni live e dopo aver attraversato tutti i generi tradizionali e sperimentali, Steve da qualche tempo di dedica all’esperienza solista ripercorrendo il repertorio dei Zounds.

Per la prima volta a Milano, l’11 Settembre