AaLE feat Commercialista PoP presenta UOMO BIANCO (TDCD+)
Genere Pop/Rock/Indie
https://open.spotify.com/intl-it/track/3BfIQVq0NslmEHyjgKUvvX?si=1bc72fd870924421
“Con
questo brano propongo una forma unica di discriminazione, le TESTE DI C***O … e
quelli che non lo sono.
La
canzone è assolutamente catchy e leggera … ma un pensiero sull’argomento delle
etichette (antifa, nazi, patriarcato, lgbt+, BLM, Q Anon etc) e delle
discriminazioni (uomo maschilista, donna femminista, uomo bianco, uomo nero) lo
meriterebbe.
Le
discriminazioni “hanno fatto il giro” e si potrebbe pensare, alla fine, che
l’uomo bianco, over 30, etero, sia il più discriminato. Tutto ciò è quindi il
successo (o il fallimento) del modello “delle etichette” come forma di
inclusione.
Fino
ad ora potrebbe essere stato facile sostenere che per l’uomo bianco è
discriminatorio solo il non riconoscere di non essere discriminato.
Oggi
però abbiamo visto che non è così. Ci sono dei chiari segnali sia
giurisprudenziali sia politici, che dopo anni in cui l’uomo bianco veniva
additato come responsabile di tutte le discriminazioni, ci si rende conto che
anche le categorie notoriamente discriminate, discriminano tra di loro.
Trump
è stato votato da immigrati e gay; in Germania Alice Wiedel, lesbica con una
partner del Sri Lanka, è la leader di AFD, un partito di ULTRA DESTRA... E’
noto che il “gay pride” non piace alla maggioranza dei gay … non parliamo
nemmeno di Israele e Palestina. Solo nominando questi temi c’è una quantità
incredibili di intersezioni di categorie “discriminate”, che a loro volta ne
discriminano altre.
Quando
purtroppo vediamo notizie di femminicidi in TV, la mia compagna si rivolge
puntualmente a me dicendomi: “voi maschi guarda come siete …”; questo mi ha
fatto pensare e allora ho fatto attenzione a tutte quelle situazioni in cui
effettivamente il capro espiatorio è l’uomo bianco.
Il
fatto stesso di ridurre tutto a sigle, a etichette, non fa altro che alimentare
la discriminazione; discriminazione è un termine negativo per definire “la
diversità”. Ma la diversità è alla base della natura, non si può condannare ma
si deve solo accettare.
L’inclusione
forzosa è come quando si litigava con gli amichetti e ci si faceva accompagnare
dalla mamma; al momento tutto bene, poi quando mamma ti lasciava solo, le cose
peggioravano ulteriormente!
C’è
quindi un concetto che dovrebbe essere fondante per la convivenza tra “diversi”
… il BUON SENSO. Se uno usa il buon senso non ha motivo di catalogare la
persona che ha davanti per sigle … ne saprà valutare la diversità e il modo di
porsi reciproco. Se invece manca il buon senso, si diventa TDCD+ … si rifiuterà
il dialogo per la diversità e nasceranno gli scontri.
INTRO AL PROGETTO Aale
Il progetto Aale nasce da un lungo percorso. La gavetta con
gli “Scotch Ale”, gruppo con il quale ha raccolto soddisfazioni anche a livello
internazionale e sfiorando il “mainstream”. Poi il progetto "It
Rocks".
Don't Cry è stato il 5° singolo solista di AaLE, che, dopo
Luminol, Non hai saputo dire no, So Confused e All Black, ha raggiunto la
top 10 dei singoli indipendenti lo scorso dicembre.
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